La Rivista

 

 

 

 

 

 

EDITORIALE

  

Infrastrutture, pensieri di provincia

 

 

 

 

 

Il tema di questo numero – col quale la rivista Trasporti & Cultura compie cinque anni – potrebbe essere “Dietro le quinte”. Dietro i protagonisti: famosi, quindi ritenuti migliori, quindi applauditi. Ci riferiamo alle Università. L’idea di parlare di protagonisti e non, ci è venuta scorrendo alcune note critiche, non prive di sarcasmo, sulle Facoltà di Architettura, che sarebbero troppo numerose e disperse sul territorio; sull’altro versante apprezzando le puntualizzazioni sull’impegno che viene profuso nelle sedi “di periferia”. Così, lasciando da parte sedi come  Milano, Venezia e Roma, abbiamo compiuto un viaggio per conoscere le altre Università, quelle che operano in “provincia”, offrendo centri storici straordinari, aule affollate nella giusta misura, laboratori intensi, che producono idee e progetti, talvolta molto originali e liberi.

Per “tastare il polso”, abbiamo scelto il tema, vasto e sempre più attuale, delle infrastrutture.  La sede di Ascoli Piceno, presente con la sua fuga d’archi in copertina, ha coordinato la partecipazione di altre quattro Università situate lungo l’Adriatico, e ogni sede si è espressa con una pluralità di voci. Trieste ha declinato il tema infrastrutture secondo la propria vocazione rivolta ai confini; a Ferrara il tema è stato affrontato all’interno di un gruppo di lavoro che sta progettando l’idrovia; gli autori di Cesena hanno concentrato l’attenzione su alcuni frammenti sull’asse strategico Forlì-Cesena; quelli di Ascoli hanno esaminato ipotesi di infrastrutture da riconvertire per l’acquisizione di nuovi significati; da Pescara è giunto l’eco di ricerche per valorizzare gli spazi delle infrastrutture sospese.

Il nostro viaggio è proseguito oltre il mare, per conoscere lo studio condotto dalla facoltà di Ingegneria di Cagliari per la rete viaria della Sardegna Occidentale. Due le esperienze oltre i confini: in Francia, per verificare il ruolo assunto dalle stazioni e infrastrutture ferroviarie nella riprogettazione della “banlieue” parigina, negli Stati Uniti per captare l’interessante esempio di valorizzazione delle “Scenic Byways”, che darebbe risultati positivi, se attuata, anche nel nostro paese.

Il leit-motive della “ provincia” ha ispirato anche la rubrica “Forum”, dove il dialogo col prorettore del Politecnico di Milano per la sede di Mantova ci schiude le prospettive dell’incontro della splendida città dei Gonzaga con le esigenze legate allo sviluppo.

Proprio soffrendo per le trasformazioni, già avvenute o temute, la nostra rivista sta conducendo l’operazione “Deontologie”, con una serie di convegni dove  professionisti delle diverse specializzazioni discutono sulle modalità dei nostri interventi. Un imperativo si impone a noi tutti (lo abbiamo affermato fin dal primo numero di questa rivista): il senso di responsabilità.

 

 

 

 

 

 

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