OPERA SEGNALATA

PREMIO “TRASPORTI & CULTURA”

CONCA D’ORO

di Giuseppe Barbera

Sellerio

 

 

L’AUTORE

 

Giuseppe Barbera è professore di Colture Arboree nell’Università di Palermo. Oltre alle numerose pubblicazioni scientifiche, è autore de L’Orto di Pomona (2000), Ficodindia (con P. Inglese, 2002, Menzione speciale, Premio Grinzane Cavour, Giardini Hanbury),Tuttifrutti (2007, Premio Grinzane Cavour, Giardini Hanbury), Abbracciare gli alberi (2009), Qualche cosa del mondo (2010). Per conto del FAI è stato responsabile scientifico del recupero della Kolymbetra (Parco della Valle dei Templi) e del giardino

Donnafugata nell’isola di Pantelleria.

 

IL LIBRO

 

La nascita, la vita e la morte di un paesaggio, la Conca d'oro di Palermo, protagonista assoluto della storia mediterranea, nel bene e poi nel male. Un paesaggio nato in un mare al centro della storia, dove si incontrano le nature di tre continenti e le più importanti civiltà umane, in una piccola pianura, chiusa dai monti e solcata dalle acque, di straordinaria bellezza e fertilità. La Conca d’oro fu l’opera dei palermitani; «laboratorio perenne di diversità biologica»; archetipo, con le sue infinite combinazioni, di un modo di civilizzazione. Tanto da trasmettere la certezza che la sua agonia cementizia, sia l’agonia della civiltà cittadina. Conca d’oro contiene tutta la sovrabbondanza possibile di naturalismo, geografia, mitologia, poesia e storia. È una grande passione diventata scrittura. È – scrive l’autore – «natura, paesaggio e percezioni». Intorno a un paradiso perduto.

 

LE MOTIVAZIONI

 

Giuseppe Barbera ha vissuto da bambino, nei pressi della sua Palermo, la perdita del giardino di famiglia, splendido e fertile di alberi da frutto e ortaggi, improvvisamente distrutto per dare spazio a strade e cemento. Divenuto docente di Colture Arboree all’Università, Barbera ha accresciuto la consapevolezza di quella perdita – irreversibile – che si era estesa a una vasta area, coltivata da generazioni di uomini e donne, fino a diventare un laboratorio prezioso di biodiversità. In questo libro l’autore racconta – con richiami alla filosofia, al mito, alle testimonianze letterarie - l’incapacità dei palermitani di difendere – 50 anni fa – la loro preziosa “Conca d’oro” dall’assalto arrogante degli speculatori. Una storia che si è ripetuta, purtroppo, in molte altre aree del nostro Bel Paese.

 

 

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